Political Shaman Sisu

mercoledì, agosto 26, 2009

PROMESSE POLITICHE E FATTI CONCRETI

Giacomo Montana

Ci sono argomenti che per convenienza poco garbano a qualcuno, tuttavia non possiamo farci trasportare dalla loro corrente, dai loro gusti e dalle loro voglie di manifestare una cascata di strabismo morale.

Si potrebbe definire anche questo un male del secolo, difatti ci sono crimini che passano inosservati e solo quando, per esempio, si pescano dei morti, se ne fa un gran vociferare. Si vedono barconi di clandestini o extracomunitari o disperati, che dir si voglia, cadaveri, tra i quali vi sono anche donne in stato di gravidanza e bambini.

A questo punto ci si potrebbe chiedere: ma se abbiamo fior di satelliti che si dice che vedano persino la sagoma di un'auto in una strada e anche oltre, è mai possibile che quei barconi, alla partenza, non li vede nessuno?

A questo punto non si potrebbe sospettare l'esistenza di un secondo mare, ma questa volta quello dell'indifferenza e dell'incuria? Forse tutto ciò viene fortemente facilitato dalla vita quotidiana, divenuta particolarmente frenetica: troppi impegni, troppe ansie, troppi pensieri e troppi problemi, da qui vi è altra indifferenza, quella costantemente fatta subire ad una parte della società.

Ogni giorno vengono creati problemi ove ognuno deve lottare per il lavoro, per i soldi, per problemi di salute, di emarginazione, di giustizia fasulla, per poi lottare per emergere o anche soltanto per crearsi un poco di spazio e di vita dignitosa, in mezzo alla giungla della vergogna degli abusi.

La vita del cittadino spesso diviene una corsa, una competizione esasperata che in certi casi, esaurite le energie vitali, porta alla malattia ed anche alla morte violenta. Nel mio lavoro di assistenza al malato ho visto troppi soggetti estremamente stressati, esauriti, depressi che trovano solo conforto avanti a pillole, a iniezioni e poi ritornano continuamente ad affollare le sale d'aspetto dei medici.

Se al genere umano strappiamo la tranquillità, la cultura della civiltà in cui è cresciuto ed ha creduto, se lo facciamo vivere nella società dell'indifferenza, della violenza, della corruzione, se causiamo forti tensioni e attriti agli affetti, ai legami familiari, che cosa ne rimane?

Eppure è proprio a questo che mirano gli individui più violenti: separare parecchia gente da tutto ciò che è conosciuto come umano, costringere a subire ogni abuso più o meno manifesto o nascosto e la emarginazione, in favore dei più ricchi e fanatici. Tutto questo ha una precisa matrice: la politica sbagliata, ambigua, degenerata, sovversiva.

Il debito pubblico del nostro Paese non è solo quello economico, ma anche quello morale, rovinato dalla disuguaglianza posta in essere tra cittadini. Per aiutare i più danneggiati e beffati bisognerebbe riflettere sulla incomprensione dei meccanismi psicologici che inducono a situazioni estreme, come quell'ultima resa oggi di dominio pubblico, ossia di una madre che ha ucciso il proprio figlioletto e poi si è tolta la vita lei.

Non facciamoci illusioni: tutto questo resterà vita corrente ancora e sempre sommersa da un diluvio di nobili e virtuose parole sulla sacralità della Carta Costituzionale, l'inviolabilità della vita e dei diritti che da esse ne derivano. Ma nessuno prenderà l'iniziativa di fare risuscitare per tutti la vera civiltà, la vera imparzialità e la vera uguaglianza.

Ora ci si potrebbe chiedere fino a che limite si spingono le forze dei più danneggiati e poi più deboli ad accettare le sofferenze fisiche e morali di atrocità senza speranze, le ambigue obiezioni dei bigotti sparsi in ogni dove?

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giovedì, agosto 20, 2009

FILASTROCCA Dar core


La macchietta in cielo vola
e poi arriva triste e sola,
pensa a come da burloni
far sognare i suoi elettori.

Lui dirige come sovrano
pronto a stringere la mano
a tanta gente non contenta
ma se beffata non si lamenta.

Odia critiche e da qui lo stupore,
se cala stima, sanità e candore.
Pulitamente è da stargli lontano
se si vuol rimanere un vero italiano.

Ora il nostro gran brav'uomo
è in vacanza con soldi e dono,
pensa a Roma e al clamore,
che dar core non parte amore.

Le su' promesse son come er mare,
mentre guardi l'orizzonte ariva 'n cavallone,
te sembra che te culla a galla piano piano
e 'nvece la su' corente te porta via lontano.

Nun conosco le politiche dell'artre nazioni
ma r'popolo se deve solo rispettà co tutto er core
perché 'nce sò libri e 'nce sò scole
che te nsegneno a fà er salvatore.

(Giacomo Jim Montana)

venerdì, agosto 07, 2009

UN SORRISO STRIDENTE DA MONTECITORIO

Giacomo Montana
“IL CAVALIER SORRISO” credo che rappresenti una nube in Parlamento e ciò è anche dovuto al modo giullare dello stesso Silvio Berlusconi. Un tipo diverso che ha saputo manifestare e accoppiare di più, comicità e politica, questo perché anche ascoltando le barzellette e le macchiette recitate da lui anche in YouTube, persino il più sprovveduto ammetterebbe che in Berlusconi ci sono tutti i canoni e le sorprese di una diversa stravolgente novità in Parlamento. Tale personaggio lo si vuole fare apparire un capolavoro, spinto persino dal bailamme di aiuto di altri suoi collegati personaggi, dotati di altre corde più o meno stonate, contornate di un piccolo segno “verde speranza”, che nell'insieme formano il quadro scottante di un'epoca adombrata e non solo in crisi.
Da molto tempo si vede che si privilegia un sistema col quale si vuole formare la cultura che i criminali vanno compatiti e perdonati, mentre per le persone oneste più tartassate si tende a farle ignorarle, a farle danneggiare ulteriormente, beffeggiare ed emarginare. Troppe volte vengono messi i delinquenti in libertà, con una infinità di cavilli e artifizi. Personalmente ho visto che ci sono delinquenti che soltanto fingono, di essere dalla parte della giustizia e questo è estremamente sconcertante, oltre che incivile e devastante! Le povere vittime e i loro famigliari pagano il prezzo più alto e ciò persino in maniera inimmaginabile. Oggi so anch'io molto bene dov'è il vagone delle “mele più marce”.
Questa mappa di vuoto di veri valori e di inutilità, determina una crescente mancanza di futuro costruttivo anche per i giovani, con effetti disastrosi continui, una corrispondente distruzione di sogni, di scopi e di speranze mal riposte, specialmente in coloro che credevamo diversi, migliori, giusti, in questo mondo robotico, che oltretutto pratica ad hoc l’informazione distorta con i valori più o meno apertamente capovolti. Ecco perché si moltiplica la gioventù bruciata e allo stesso tempo anche l’impossibilità di crearsi una vita fatta di veri contenuti e soddisfazioni. Si riesce così ad incrementare l'egoismo, facendo allontanare la ricerca dell'estro, della qualità innata, e persino di quella animosità fatta di concretezze positive per sé e per il bene comune.
Ogni promessa politica mai partita o giunta al termine, ogni risultato reso come una frana, dalla gente sono visti attraverso il microcosmo dei rapporti in chiave persino di completo fallimento. Si mostrano vestiti, auto, amici virtuali e tutto ciò che riguarda il progresso retrocede giorno per giorno. Tutta la buona volontà diviene inutile, vana, deludente, penalizzante e allora non puoi fare a meno di domandarti: ma chi comanda di soppiatto in realtà il nostro paese?
C'è chi come me si ferma ad osservare il panorama di “rovine” e non può che restarne sconcertato e anche disgustato, se si vede che tutto accade in mezzo ad un mare di indifferenza, dove il mondo della verità arriva filtrato attraverso mille occhi e mille voci. Sembrano fasi e passaggi di una commedia che ne fanno affiorare alla mente mille altri del passato, quando speravamo nel progresso. Quello che di sistema fallimentare credevi vinto e superato, ti accorgi che non è così, anche quando diviene impossibile persino reperire la possibilità che permetta quantomeno ai politicanti di ogni corrente di sedersi intorno a un tavolo per programmare e poi rendere operativo un vero progresso per la Nazione.
Malgrado tutto questo disastro, ogni situazione e realtà di vita drammatica della gente viene subito minimizzata, a cominciare dall'aspetto contento e allegro di Silvio Berlusconi, con le sterminate sottovalutazioni (dietro cui si minimizzano o si nascondono alla gente parecchi drammi umani). Infine ci si chiede senza tentennamenti se il riproporre sempre gli stessi deludenti risultati non abbia solo la funzione di incantare e illudere il popolo. Crediamo di si. Pensiamo che la tradizione della Politica con la “P” maiuscola possa essere ripresa e continuata, ma ciò si potrà avverare se vi saranno dei personaggi al governo che sappiano davvero renderla attuale e in simbiosi con lo specchio vero delle necessità del Paese. Quali sono oggi, nello scenario nazionale, i compiti della politica? Sono quelli di creare confusione e ignoranza o quelli di offrire ordine e vera informazione?
Chi volesse leggere un libro di poesie edito dall'Aletti Editore scritte da una persona sofferente perché distrutta dall'insipienza e dall'arroganza altrui può trovarlo qui:
http://www.sisucreations.net/poesia_mobbing_libro.html

e qui: