Political Shaman Sisu

mercoledì, ottobre 07, 2009

Giacomo Montana

Con la decisione della Consulta della Corte Costituzionale è stato comunicato che il Lodo Alfano è incostituzionale. Il Lodo Alfano è stato bocciato dalla Consulta per violazione dell'art. 138 della Costituzione, in quanto, per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato, avrebbe dovuto esserci l'obbligo di fare ricorso a una legge costituzionale e non a quella ordinaria come quella che è stata praticata dal “lodo”. Con tale decisione si apre una seconda fase nell'impegno politico del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ora c'è da prevedere che c'è chi dall'opposizione di governo eserciterà il tentativo di utilizzare immoralmente la questione morale. Effettivamente c'è da riconoscere che Berlusconi ogni volta che è stato processato sembrerebbe che sia stato puntualmente sempre assolto, quindi una concausa politica persecutoria effettiva non sembra che manchi e da qui vi è tutta una lunga serie di dubbi su dove inizia e finisce in Italia la vera cristallina Legalità. Personalmente ho visto persino funzionare spudoratamente la giustizia all'incontrario sul binario della manipolazione e lo stravolgimento dei fatti realmente accaduti, sino a vedere ottenere in tribunale contegni rivoltanti e allucinanti e proprio per questo ogni notizia volta a informare l'opinione pubblica, su questioni estremamente delicate anche di carattere giudiziario, andrebbe cautamente presa “con le pinze”, questo anche perché spesso non si sa sino a che punto obiettivi, metodologia delle indagini, struttura di funzionamento degli uffici di procura, vengano spudoratamente influenzate da correnti politiche contrarie all'imputato. Chi è sufficientemente attento vede che si parla di costituzionalità a SALTI e STOP a piacimento di qualcuno, mentre c'è chi l'applicazione della Costituzione in certi punti, né la vede applicare né la vive
(http://carniaeombre.splinder.com/ ). La mia personale opinione sul Presidente del Consiglio, a fronte del fatto che dalla sua parte beneficia che pare che sia sempre stato assolto ad ogni udienza e non si sa fino a che punto ci potrebbero essere state interferenze politiche contro, non dovrebbe assolutamente astenersi dal continuare ad assumere la carica pubblica che attualmente occupa. Oltre questo non sfugge neppure il fatto che ogni cittadino è da considerare innocente sino ad eventuale prova contraria di sentenza non assolutoria del tribunale. Si può acconsentire al diritto di critica di chicchessia, ma la responsabilità istituzionale e l'indipendente esercizio di un Mandato ricevuto dagli elettori, crediamo che non si dovrebbe infrangere mai. Da no trascurare inoltre che l'inviolato asilo della più corretta libertà democratica, è la libertà di chiarezza e di trasparenza, due isole che in Italia sono da tempo quasi totalmente invisibili.