Political Shaman Sisu

martedì, settembre 15, 2009

IL TUNNEL DELL'OMERTA' E DELL 'INDECENZA


Giacomo Montana

Nel mondo esistono vari e diversi tunnel, compresi quelli virtuali richiamati con una metafora. Uno dei tunnel bui che certi ignari soggetti sono indotti a vivere è quello che persone oppositive, i “bastian contrari”, procurano ai più deboli, facendo loro per principio tutto il contrario di ciò che invece sarebbe loro dovere umano fare. Ora se consideriamo che la costruzione dell'edificio che costituisce la nostra personalità è generata da 4 fattori: patrimonio genetico, ambiente famigliare, programma socioculturale ed esperienze personali, qual'è secondo voi dei quattro il fattore maggiormente determinante che fa divenire il cuore di ghiaccio a certe persone? In tali casi non sfugge neppure l'esistenza di una carica più o meno forte di sadismo. Il sadismo è un comportamento consistente nel trarre piacere dall'infliggere dolore fisico o umiliazioni psicologiche ad altri soggetti. Quando il sadismo lo si vede applicare durante l'esercizio di una qualche funzione nel mondo del lavoro, chi lo riscontra ne resta maggiormente sbalordito, perché vede che c'è gente che si comporta facendo il contrario di quello per la quale viene pagata. Non c'è giustificazione che basti in questo caso, per accettare la spaventosa regressione di civiltà. Oggi se una persona è umana ed equilibrata come l'attuale Presidente degli Stati Uniti d'America, c'è chi lo definisce una persona debole, quando a mio avviso non è vero. Quando il trasgressore è un dipendente della Pubblica Amministrazione, poiché il suo stipendio viene pagato con i soldi dello Stato e quindi con denaro pubblico, ci si potrebbe chiedere sino a che punto i nostri quattrini, in tal caso, sono destinati per pagare lo stipendio di qualcuno che danneggia, rovina e distrugge degli inermi cittadini? Non di rado accade che i media ci informano che c'è chi di fatto non svolge il proprio dovere di lavoro e fa ben altro, per esempio quando al posto di svolgere le sue mansioni fa quello che non dovrebbe fare... Come ipotesi prendiamo ora ad esempio quello di un medico di un pronto soccorso ospedaliero che si attarda a terminare una conversazione con qualcuno, quando sa bene che in quel preciso istante l'infermiere sollecita più volte il suo intervento per prestare soccorso ad un paziente ultrasettantenne colto da infarto cardiaco. Personalmente credo che il soccorso di fronte al pericolo di vita lo si deve dare tempestivamente e indipendentemente dall'età del paziente. Se non si fa così si arriva addirittura a mettere in dubbio la dignità di persone ammalate, disabili o anziane e il loro diritto di vivere. Ogni essere umano ha il diritto di vivere e nessuno ha il diritto di arrogarsi quello di sopprimere una vita. La sopravvivenza a un malcapitato la si rende estremamente difficile, anche quando in qualsiasi parte del mondo una vittima deve impunemente sopportare violenza e abuso in mezzo ad un mare di indifferenza di altri. Quello che suscita più stupore è il fatto che in certe gravi situazioni, prima dell'irreparabile non sopravviene nessuna ispezione, come se non esistessero né le istituzioni né la prevenzione e protezione del cittadino. Con questo sistema non è difficile intuire che si creano salde amicizie tra gli aguzzini che al tempo stesso fungono da reciproca copertura anche per qualsiasi crimine! E' così che anche oggi infuria il male più o meno nascosto, è così che si fa bruciare più in fretta la vita di un essere umano, specialmente se è già duramente provato per qualche grave motivo. Nessuna palese azione spesso viene intrapresa. Tutti, ad iniziare dai rappresentanti delle Istituzioni, rimaniamo in silenzio e accettiamo passivamente in disparte, senza intervenire. Dobbiamo allora chiederci se le nostre parole e, soprattutto, le nostre azioni mostrano davvero in modo chiaro ed evidente alle nuove generazioni i veri valori superiori che sono a fondamento della nostra società.
Quando lavoravo come marittimo ebbi l'occasione di visitare diversi stati esteri, tanto da rendermi conto che sono in molti nel mondo a provare piacere nel calpestare i diritti umani, i relativi regolamenti, le leggi dello stato e i principi morali. Essi scelgono di vivere titanicamente, causando e poi sfruttando la sofferenza e il dolore degli altri. Pensi il saggio a questo punto a quale interpretazione dare a quanto sopra è detto. Egli s'aggira preoccupato in una società colma di esseri che sostanzialmente sono solo “Abiti imbottiti” pronti sempre a salvare la propria “faccia”, ghignanti, pieni di sé, di arroganza, di boria, di baldanza, da fare addirittura ribrezzo all'anima più consapevole della sua funzione.
In considerazione di ciò, a testa alta dobbiamo dire: Onore alle persone che per fare liberare le vittime dagli infingimenti, hanno il coraggio di denunziare ciò che c'è di marcio, atroce, inammissibile, vile. Coloro che denunziano gli abusi o gli eccessi di potere splendono, anche se fortemente in contrasto col buio e il fango del “tunnel”. Essi sono dei veri sisuisti che lottano quasi senza sosta per liberarsi e/o far liberare qualcuno da certe ignobili bestialità.
Il vero progresso di noi esseri mortali è fortemente quello del cammino verso la verità. La dimostrazione della verità e dei riscontri oggettivi è quella di spogliare, laddove occorra, i cittadini delle loro cecità. Di fronte a qualsiasi iniquità c'è chi si accascia e continua a subire vessazioni e ingiustizie e chi invece, pur esausto, cerca di strappare altri passi, per uscire dal tremendo tunnel, ove persone senza scrupoli lo hanno cacciato.