FANCIULLI DELL'ALBA
A contatto con un riverbero di luce
vento e tuono urtano silenzio e pace.
Si inquadrano in tutte le dimensioni,
sino a vedere di verità tante illusioni.
Si pensa la vita dall'alba al tramonto
con fiumi di bravate che barano tanto.
Anche tu piccolo fiore ora spezzato
sei rimasto in vita, t'hanno annullato.
Non eri pre-salma, ma vita, per sentirla
quella vita chiamata coma che non parla
ma che ha pure quel raggio di candore
che per anni hai visto trattar con amore.
C'è chi ha preferito far l'indifferente
tra un lungo coro stridulo e saccente
con l'aria arcigna ha anticipato la fine,
negandoti sostanze di acqua e pane.
Non hanno compreso quanto eri viva
neppur che morte ancor non ti voleva
né hanno saputo andare oltre speranza
sino a mostrare a tutti intemperanza.
Così hai subito la bassezza di quel gelo
e senza eguali ti hanno mandato in cielo.
Molti han voluto difenderti nella stanza
con comprensione rispetto e fratellanza.
Ti era vicino chi ti parlava con Dio
aiutandoti sempre con tutto il suo io
con labbra asciutte ti han fatto partire
e senza lacrime persino arrivare.
Ora sei giunta al di là del ponte
sulla terra del giallo orizzonte,
lontana dalla notte opprimente
di chi voleva la fine. Agghiacciante!
Ti dipingeranno tutti insieme ora
con la tinta scarlatta dell'aurora.
Fa spola da te bianca colomba,
già sei la dolce fanciulla dell'alba.
(Giacomo Jim Montana)
Etichette: crimine, delitto, giustizia, incomprensione, ingiustizia, politica, saccenza, torture
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