Political Shaman Sisu

venerdì, dicembre 26, 2008

TRA LEGGENDA E REALTA’ DEGLI INDIANI D’AMERICA

di Giacomo Montana

Un vecchio capo indiano cherokee se ne stava nella sua capanna a meditare sulla vita e la sopravvivenza resa difficoltosa dagli pessimi risultati prodotti da certi modi di agire di qualcuno. In quel mentre fuori imperversava un violento temporale e il vento scuoteva i rami degli alberi lungo tutto il loro percorso.
Il tuono rimbombava più volte e il cielo era illuminato dai lampi, mentre una pioggia generata, accumulata e sempre meno gentile, arrivava come manna dal cielo per i campi che da essa ne traevano beneficio. Ciò che sembra spaventoso in realtà poi non lo è.
Quel capo indiano pensava che lo stesso accade nella vita dell'uomo quando qualcuno, in atmosfera temporalesca spezza il silenzio per fare trarre beneficio a chi per sopravvivere e infine per non morire lo attende. Egli aveva compreso che il silenzio e la benevolenza si devono trasformare in reazione contro chi si mostra ostile e persino sempre più minaccioso verso gli altri.
La conclusione di quel cherokee è questa: quando nessuno ascolta la tribù non si può arrivare a darsi per vinto alla conseguente sopraffazione, all’imbroglio ed alla morte, senza lottare con frastuono. E’ inattuabile ricordarsi della pace e dell’armonia solo da una delle due parti in causa quando al tempo stesso il confronto infuria.
E’ impossibile rimanere con la silenziosa benevolenza di fronte a persone di malaffare che restano in mala fede e che rubano perfino la vita altrui.
Nonostante tutto, dopo il temporale e dopo il positivo risultato del raggiungimento della verità, la sincerità, la giustizia e la fratellanza, la pace e una equilibrata serena armonia sono essenziali e il tutto il trascorso burrascoso dovrà restare un monito, per continuare a fare perseguire a tutti, la strada del diritto alla vita con ragionevolezza, eguaglianza e comprensione.